direttiva case greenApprovata la direttiva “Case Green” per arrivare alla neutralità climatica entro il 2050.
Riduzione dei consumi e sostenibilità per gli edifici pubblici e privati: le soluzioni di Electra Global Service.

SÌ ALLA NORMATIVA UE PER RIDURRE I CONSUMI ENERGETICI, MA I PIANI NAZIONALI SONO ANCORA DA FARE

“Case Green”: via libera dal Parlamento europeo alla direttiva che prevede il miglioramento della performance energetiche degli edifici, con l’obiettivo di agire prioritariamente sul 15% degli immobili meno efficienti per ogni Stato membro, ovvero su quelli collocati nella classe energetica G (la più bassa).

Gli edifici sono in effetti il comparto più energivoro d’Europa: consumano il 40% dell’energia, generando il 36% delle emissioni di gas a effetto serra, e gli immobili meno efficienti consumano dieci volte più energia rispetto a quelli nuovi o ristrutturati.

In Italia, secondo le rilevazioni Ance, su 12 milioni di edifici residenziali oltre 9 milioni non sarebbero in linea con le performance energetiche richieste e, stando all’ultimo rapporto Enea, circa il 75% degli immobili sarebbe stato realizzato prima della legge 10/1991, norma che regola i consumi di energia negli edifici pubblici e privati. Inoltre, il 74% delle abitazioni italiane (11 milioni) sarebbe in classi energetiche inferiori alla D: nello specifico, il 34% in G, il 23,8% in F e 15,9% in classe E.

Ciò significa che, per adempiere a quanto previsto dalla direttiva Ue “Case Green”, sarebbero circa 2 milioni in Italia gli edifici che necessiterebbero di ristrutturazione entro il 2033.

Nei prossimi mesi saranno avviati i negoziati con i vari Governi dell’UE, al fine di definire i piani nazionali di ristrutturazione e le misure per garantire il rispetto di questi obiettivi.

COSA PREVEDE A OGGI LA DIRETTIVA “CASA GREEN”

Ridurre del 55% le emissioni nocive entro il 2030 e raggiungere il livello di emissioni zero entro il 2050, sono questi i target point del provvedimento.

Per arrivare alla neutralità climatica serve riqualificare il patrimonio edilizio; per questo motivo la direttiva prevede che:

  • A partire dal 2026 i nuovi edifici di proprietà pubblica siano a emissioni zero; la scadenza per gli altri edifici è al 2028.
  • Entro il 2028 tutti gli edifici in cui sia possibile, da un punto di vista economico e fattuale, dovranno dotarsi di tecnologie solari. La scadenza per gli edifici residenziali sottoposti a ristrutturazioni importanti è il 2032.
  • Entro il 2027 gli edifici pubblici dovranno raggiungere la classe E (2030 per quelli residenziali) ed entro il 2030 la classe D (2033 per quelli residenziali). L’obiettivo è partire dal 15% degli edifici più energivori, classificati nei vari Paesi in classe G, che in Italia si stima siano 1,8 milioni, su un totale di 12 milioni di edifici residenziali.
  • Sono esclusi da questi obblighi i monumenti e gli edifici di valore storico o architettonico, chiese e luoghi di culto, o collocati in zone vincolate e protette. Sono previste deroghe anche per particolari categorie di edifici residenziali.

ELECTRA GLOBAL SERVICE: UN KNOW HOW CONSOLIDATO PER LA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA

Electra Global Service, con un’esperienza di oltre 40 anni, risponde attivamente a esigenze di efficientamento energetico offrendo proposte customer oriented per imprese, pubblica amministrazione, enti e privati.

Affidarsi a un soggetto esperto come Electra, specializzata in interventi per l’efficientamento energetico, oltre che nella realizzazione e nell’ammodernamento di impianti elettrici, tecnologici, meccanici e speciali, è fondamentale per ottenere risultati efficaci e duraturi.

In particolare, tra gli interventi utili al soddisfacimento dei requisiti previsti dalla normativa, rientrano una serie di attività che Electra Global Service svolge con soddisfazione da anni:

  • interventi sull’involucro, sugli impianti di climatizzazione e di riscaldamento;
  • sostituzione degli infissi più compromessi valutando attentamente quali serramenti scegliere;
  • installazione di sistemi di energia rinnovabile efficienti, come le pompe di caloree i sistemi VMC con recupero di calore;
  • realizzazione di sistemi a cappotto termico;
  • installazione di tecnologie solari e impianti fotovoltaici;
  • riprogettazione dell’impianto elettrico con attività di relamping.